Non so se l’ho già detto, ma nella nostra nuova magione abbiamo una vicina di pianerottolo che ha più di 90 anni ed è un personaggio con la P maiuscola, un giorno ne parlerò.
La vicina novantenne (più che novantenne) è rimasta molto colpita dalla mia rivelazione circa il fatto che sia io che lui siamo laureati e che alle volte occupiamo le nostre ore leggendo o studiando, da quel momento in poi io sono stata ribattezzata signora e lui ‘o prufssor’ .
Quindi, fatte queste dovute premesse, ecco che lunedì arriva la coppia madre+figlia a lavare le scale, la signora bussa alla porta, io apro e trovo il secchio blu, lo riempio d’acqua fino all’orlo e lo ripongo sul pianerottolo, indi torno alle mie faccenducole.
Quando le donne, lavando le scale, scendono al mio piano sento la vicina che le apostrofa chiedendo loro chi avesse riempito quel secchio, la donna risponde "la signora qui" indicando verosimilmente la mia porta, ed ecco che la vecchina risponde:
"Lì ci abitano due INTELLETTUALI, non li dovete disturbare perché a volte stanno studiando, quindi se bussate date fastidio, la prossima volta bussate da me, io il mese scorso ho pagato 6 euro di acqua, ve lo riempio io il secchio".
I due intellettuali infatti, trovando giustissima l’osservazione della vecchina, visto e considerato che erano impegnati in attività di enorme spessore culturale, ovvero lui leggeva il blog di Luttazzi e lei giocava con un giochino idiota su feisbuc, e a testa bassa, sguardo imbarazzato, hanno continuato ad alimentare il loro magno intelletto magno cum scuorno.
Ed ecco che stamani sono tornate le donne a lavare le scale, e non hanno bussato al portone della sapienza che racchiudeva al suo interno, alle 11 del mattino, un uomo addormentato stravaccato fra mille cuscini, un cane che ronfava sulle pantofole del su citato professore e una signora che mangiava, davanti al pc aperto sulla pagina di Splinder, una rotella di liquirizia!