Ieri è stata una giornata molto difficile, ho scritto un post che voleva dire qualcosa per non dire quello che davvero volevo scrivere.
Questi incontri forzati col mio ex mi stanno facendo incontrare vecchi fantasmi che ogni tanto ritornano a salutare.
Magari lo fanno per buona creanza, siamo stati insieme tanto tempo in fondo, ma non se ne sentiva molto la mancanza a dire il vero.
Sono fantasmi strani, fantasmi di carne e di sangue, di lacerazioni e di dolore, di urla e di pianti, di sporco e di tagli.
Sono quei fantasmi che mi fanno compagnia quando decido che sto per svenire, e poi non svengo, per fortuna, e loro scappano via in punta di piedi.
Quando venni a vivere in questa città io ero pulita.
La mia anima era bianca e immacolata, troppo bianca, troppo.
Poi pian piano tutto cominciò a sporcarsi, e con lui tutto divenne sporco e illegale, illegale e brutto, tutto divenne dolore e strazio, tutto divenne irreale, tutto divenne colpa.
E poi incontrai lei, la mia psicoanalista, e poi incontrai lui, il mio compagno, e poi incontrai me stessa, quella che stava sotto, e poi incontrai la mia famiglia, quella vera, e poi incontrai il resto del mondo, quello fuori dalla porta di casa.
E i primi passi furono difficili, e quelli successivi più facili, e quelli di adesso stanno diventando di nuovo un pò difficili.
Forse perchè questi sono i primi passi veri, quelli con cui sto camminando davvero.
Io so che indietro nella vita non si torna, e che il periodo quello che mi fa tremare le vene e i polsi è finito, che se mai ce ne dovesse essere un altro così non sarebbe comunque lo stesso. E so che mi sono fatta un culo così per arrivare dove sto, che le cose conquistate con fatica si tengono e non si perdono, però è dura.
E ho una tremenda paura, paura della paura.
Io forse davvero sono pazza, e questi fantasmi mi accompagneranno sempre, prima o poi darò loro un nome, per il momento hanno solo il padrino di battesimo.
Quel candore non tornerà più, era persino innaturale all’epoca, non potrà tornare mai.
Vorrei solo un pò di serenità, un armistizio con me stessa.